Il POUM
Formalmente il POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista) nasce il 26 settembre 1935 dalla fusione della maggioranza della ICE (Izquierda Comunista de Espana, organizzazione che raccoglieva i seguaci spagnoli di Trotskij ed era guidata da Andrés Nin e Juan Andrade) e il BOC (Bloque Obrero y Campesino), guidata da Joaquín Maurín. Il partito riteneva che all’epoca, con una borghesia giunta al termine della sua spinta propulsiva, la situazione politica spagnola potesse sfociare tanto in una controrivoluzione fascista, quanto in un processo di democratizzazione radicale, premessa indispensabile per una successiva fase socialista. Per conseguire la prima tappa democratica, il POUM riteneva necessaria una politica che abbracciasse e armonizzasse gli interessi sia della classe operaia, sia della piccola borghesia, dei contadini e delle classi intermedie.
Seguendo questa strategia non proprio lineare, il POUM ritenne possibile sostenere il governo del Fronte popolare, affermatosi con le elezioni del febbraio 1936 e addirittura aderire al Governo della Generalitat catalana. Particolarmente radicato fra gii operai di Barcellona, il POUM fu gradualmente estromesso dalle posizioni conquistate nei mesi rivoluzionari dell’estate 1936 (già nel dicembre di quell’anno fu estromesso dal governo catalano, in cui Nin era “Consigliere” alla Giustizia) e alle sue milizie fu riservato un ruolo sempre più marginale, a mano a mano che procedeva la normalizzazione voluta dagli stalinisti, dai socialisti moderati e dai partiti piccolo-borghesi. Nel maggio 1937 il POUM fu l’unico partito che appoggiò apertamente l’insurrezione della classe operaia di Barcellona, il cui malcontento esplose quando reparti dell’esercito repubblicano e della polizia tentarono di occupare la Centrale telefonica, presidiata dagli anarchici. Dopo cinque giorni di lotta sulle barricate gli operai furono sconfitti e si aprì la caccia all’uomo con centinaia di morti e feriti.
I militanti del POUM furono perseguiti, incarcerati e processati per alto tradimento nel corso del 1938. Già il 16 giugno 1937 il partito era stato messo ufficialmente fuorilegge. Nin, insieme ad altri dirigenti del POUM, scomparve nelle carceri staliniste e il suo corpo non fu mai ritrovato. Ci sono voluti anni per ripulire la sua limpida figura di rivoluzionario dal fango gettatole addosso dai sicari di Stalin.
Secondo diverse fonti, il socialista massimalista Amos Salvadori, commerciante, nato a Castelfiorentino (FI) nel 1888, ma ben presto livornese d’adozione, si sarebbe arruolato, fin dal novembre 1936, nella Colonna Internazionale “Lenin” del POUM (poi, dall’aprile 1937, 29a divisione dell’Esercito repubblicano), nella quale avrebbe assunto il ruolo di commissario politico.
Aprile-Maggio 1937
La Rivoluzione Spagnola
Pubblicazione del Partito Operaio d’Unificazione Marxista (POUM). Seconda e terza pagina dell’edizione del 1 aprile 1937 con gli articoli: “Marxisti rivoluzionari e anarchici nella rivoluzione spagnola” firmato da Juan Andrade e “Bisogna reagire di fronte al pericolo controrivoluzionario” di Andrés Nin, segretario del POUM.
A pag. 67, la prima pagina dell’edizione del 15 aprile 1937 con l’articolo “La crisi di Governo della generalità della Catalogna” di Andrés Nin.
Collezione Privata